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CORONA DENTALE O CAPSULA: COS’E' E QUANTO DURA

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CORONA DENTALE O CAPSULA: COS’E' E QUANTO DURA

Le corone dentali, o capsule, sono protesi fisse che servono a ripristinare la funzionalità e l'estetica dei denti danneggiati.

 

Vediamo quando è necessario impiantare una corona dentale, quali sono i materiali più utilizzati e come funziona l’operazione.

 

Cos'è una corona dentale

La corona è la parte visibile del dente e assume forme diverse in base alla funzione del dente stesso. Ad esempio, è appuntita nel caso dei canini o più ampia e piatta nei molari.

 

Quando un dente si danneggia, è necessario proteggerlo ricorrendo all'applicazione di una corona protesica, un manufatto realizzato in laboratorio dall'odontotecnico, che assomiglia alla corona naturale. L’obiettivo principale è ripristinare sia l’estetica che la funzione masticatoria della cavità orale.

 

La capsula può essere cementata al dente naturale, oppure avvitata ad un impianto dentale.

 

Si tratta a tutti gli effetti di una protesi fissa e può essere singola o parte di un ponte.

 

Perché si mette la corona dentale?

Esistono diverse situazioni che rendono necessario l’uso di una corona dentale:

 

• Smalto dentale rovinato

• Carie profonde, per cui un’otturazione non è sufficiente

• Dente scheggiato o spezzato

• Discromie dello smalto evidenti

• Denti devitalizzati o fragili, per evitare l’estrazione

• Copertura di un impianto dentale

• Infezioni come la pulpite

 

Sarà l'odontoiatra a decidere se la corona è la soluzione ideale per queste problematiche e anche il migliore materiale per la protesi.

 

Vediamo insieme quali sono i più comuni!

 

Materiali della corona dentale

Negli ultimi dieci anni, l’odontoiatria ha fatto grandi progressi e oggi offre una vasta gamma di materiali per la realizzazione delle corone dentali. In ogni caso, il materiale migliore è quello che meglio si adatta alle tue esigenze cliniche!

 

Ceramica

La ceramica offre un risultato estetico ottimale, poiché la capsula può essere realizzata nello stesso colore dei denti naturali. È un materiale biocompatibile, particolarmente adatto per chi è allergico ai metalli. Inoltre, rispetto ai metalli, non c’è il problema della sensibilità dovuta all’ingestione di cibi troppo caldi o freddi.

 

Tuttavia, è più fragile e può fratturarsi facilmente, soprattutto in caso di bruxismo. Per questo, spesso si utilizzano soluzioni in ceramica e zirconio, anche se esteticamente sono meno convincenti.

 

Metallo

Il metallo è un'opzione vantaggiosa in termini di resistenza. Tuttavia, per alcuni pazienti è sconsigliata, come nel caso di soggetti allergici al nichel.

 

In generale, il metallo non è la scelta giusta se la corona sarà applicata sui denti anteriori, perché il risultato estetico sarà poco soddisfacente.

 

Proprio per questo, spesso si utilizzano corone miste: la parte interna in metallo, per garantire solidità e il rivestimento in ceramica, per migliorare l’aspetto estetico della protesi. L’unico svantaggio di questa soluzione è che, in caso di recessione gengivale, il metallo potrebbe risultare visibile (infatti non è raccomandata per le capsule dei denti frontali).

 

Tra i metalli più comuni, troviamo leghe nobili come oro e platino, più costose, o lo zirconio, che è resistente, leggero e gradevole esteticamente.

 

Soprattutto al giorno d’oggi, l’oro è caduto in disuso in quanto, sebbene sia molto delicato sui denti opposti, il contrasto di colore con il bianco è troppo evidente.

 

Resina

La resina è conveniente dal punto di vista economico e presenta buone proprietà estetiche, in quanto può essere personalizzata in base al colore naturale dei denti. È anche un materiale biocompatibile. Un altro vantaggio della resina è che, in caso di frattura, può essere riparata facilmente.

 

Tuttavia, tra gli svantaggi più comuni vi sono l'usura nel tempo e lo scolorimento, motivo per cui la resina viene solitamente utilizzata per corone temporanee o protesi mobili.

 

 

Come si mettono le corone dentali?

Il procedimento per applicare una corona dipende dalle condizioni iniziali del dente.

 

In generale, si rimuove la vecchia corona e si lima il dente per creare lo spazio adatto alla protesi. Se il dente non è in grado di sorreggere la corona, si può optare per un impianto dentale.

 

In seguito, viene applicata una corona provvisoria in resina acrilica, che protegge il dente e consente di mantenere la funzionalità masticatoria e l’estetica. Successivamente, vengono prese le impronte per creare la corona definitiva, che sarà adattata alla forma del dente originario e impiantata definitivamente una volta realizzata in laboratorio.

 

In alcuni casi, potrebbe essere necessario devitalizzare il dente prima dell’applicazione della corona. Quest’operazione viene fatta in presenza di una carie troppo profonda o di un dente mal posizionato.

 

Quanto costa una corona dentale

Molti pazienti ci chiedono il prezzo di una corona dentale durante la prima visita. La risposta varia in base a diversi fattori, come la complessità del caso, il materiale scelto e la necessità di eseguire una devitalizzazione.

 

Presso il nostro studio Odontoiatria San Paolo, valutiamo caso per caso e offriamo soluzioni personalizzate in base alle tue esigenze.

 

Quanti anni dura una corona dentale?

La durata di una corona dentale dipende da molti fattori, il principale dei quali è l'igiene orale del paziente. Chi si prende cura dei propri denti può preservare intatta la corona per oltre 15 anni. Tuttavia, con il passare del tempo, fattori come il deterioramento dei tessuti e l’usura dovuta alla masticazione possono compromettere la funzionalità della capsula.

 

Anche i materiali utilizzati per la corona influenzano la durata: le corone in ceramica, ad esempio, sono più fragili e possono fratturarsi, soprattutto quelle cementate ai denti posteriori.

 

Fa male mettere una corona dentale?

L’anestesia garantisce una procedura indolore. Tuttavia, nelle ore successive al trattamento, occorre prestare attenzione, evitando di masticare cibi duri e croccanti.

 

In alcuni casi, è possibile che il dente sotto la corona sviluppi un’infezione da curare attraverso una devitalizzazione. Secondo l'Associazione delle Società Scientifiche Odontoiatriche (ASSO), la necrosi pulpare può verificarsi in una percentuale variabile tra lo 0% e il 20% dei casi ed è una delle complicazioni più comuni di un restauro protesico.

 

Hai bisogno di una consulenza personalizzata? Non aspettare oltre per risolvere il tuo problema dentale e contattaci oggi stesso per una visita!

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